Titolo: Penelope Poirot e l’ora blu
Autore: Becky Sharp
Editore: Marcos y Marcos
Anno: 2018
Pagine: 302
Prezzo: € 18,00
“Non si dovrebbe mai tornare nei luoghi dell’infanzia: tutto ci sembra profanazione.”
Conoscevo soltanto di nome Becky Sharp, pseudonimo dietro il quale si nasconde una talentuosa giallista italiana, e la sua Penelope Poirot, nipote di uno dei più celebri investigatori letterari di tutti i tempi. Così, quando mi si è presentata l’occasione di addentrarmi nei misteri di “Penelope Poirot e l’ora blu“, terzo volume dedicato all’investigatrice dagli illustri natali, non ho esitato un attimo. Complice il caldo agostano e la sana voglia di una lettura disimpegnata, l’opera di Becky Sharp si è rivelata un’ottima compagna per questi ultimi giorni d’estate.
La vicenda è ambientata a Corterossa, un piccolo borgo medievale al confine tra Piemonte e Liguria. Un luogo allo stesso tempo incantevole e minaccioso, carico di magia e di mistero. Proprio la magia e il folklore, incarnati da convegni di fate e sacrifici rituali, sono i protagonisti indiscussi del libro. Così ritroviamo Penelope Poirot e la sua fedele segretaria Velma Hamilton alle prese con una morte all’apparenza accidentale, ma che in realtà cela segreti taciuti e verità inquietanti, il tutto circondato da antiche leggende e ricordi soltanto apparentemente sepolti. Perché Corterossa è il paesino dei nonni di Velma Hamilton, dove l’inglese ha trascorso tutte le estati della sua infanzia insieme alla sua migliore amica Sveva, illudendosi entrambe di potersi tramutare in due splendide fate. Il ritorno ai profumi agrodolci dell’infanzia non sarà facile per Velma, confusa e turbata dalla marea di ricordi che affiorano, tanto che Penelope Poirot dovrà fare affidamento soltanto sulle ereditarie capacità d’intuizione, mettendo da parte l’aiuto della sua segretaria. Non voglio svelare di più sullo svolgersi della trama o sui personaggi che ruotano intorno alle due protagoniste, perché credo che ogni giallo che si rispetti debba essere scoperto poco per volta, senza rovinarsi il piacere di gustarsi il susseguirsi dei colpi di scena, piccoli o grandi che siano.
Sono rimasto piacevolmente colpito dallo stile fresco e ironico della Sharp, che sa mantenere viva l’attenzione del lettore, disseminando il libro di minuscoli indizi, a volte anche allo scopo di depistarlo. Il libro scivola via in maniera estremamente gradevole, caratteristica a mio avviso essenziale per ogni buon giallo, soprattutto per quanto riguarda le opere che si rifanno ai grandi classici del genere, come appunto questa. Non mancano però anche momenti malinconici e riflessivi, che arricchiscono la narrazione, insieme ad abbondanti dosi di umorismo. A questo proposito si rivela particolarmente azzeccato il personaggio di Penelope Poirot, eccentrica ex giornalista e critica gastronomica, impegnata nella ricerca di una saggezza superiore. Con la recente fissazione di lanciarsi in una nuova carriera di creatrice di aforismi, l’investigatrice inglese, tra continue lamentele, domande scomode e picchi di sapienza improvvisata, sa, nello stesso tempo, come farsi amare e odiare dal lettore.
“Penelope Poirot e l’ora blu” è un romanzo divertente e arguto che, pur non avendo la caratura dei classici che vedono protagonista il più famoso zio, si rivela un’ottima lettura di intrattenimento. Perfetto per trascorrere in modo gradevole una manciata di ore, magari sorseggiando una bibita fresca e godendosi l’ultimo scampolo d’estate prima di immergersi nelle malinconiche atmosfere autunnali.
Mr. P.
Voto: 3,5/5