Lisa Tuttle – Il profumo dell’incubo

Titolo: Il profumo dell’incubo

Autore: Lisa Tuttle

Editore: Edizioni Hypnos

Anno: 2020

Pagine: 336

Prezzo: 17,90 €

“Aveva quell’atmosfera insensata e sinistra, tipica dell’incubo.”

Il nome di Lisa Tuttle probabilmente risulterà sconosciuto alla maggior parte dei lettori, anche a chi, come il sottoscritto, si dichiara grande appassionato di letteratura fantastica e weird. Lo devo ammettere: prima che Edizioni Hypnos portasse in Italia la raccolta di racconti “Il profumo dell’incubo”, ignoravo l’esistenza della talentuosissima autrice statunitense, complici anche le scarse traduzioni delle sue opere presenti nel nostro Paese. Ed è un vero peccato perché, lo dico fin da subito, le tredici storie che compongono “Il profumo dell’incubo” sono assolutamente straordinarie.

I racconti sono stati selezionati direttamente dall’autrice, andando a comporre una sorta di best of della sua produzione di narrativa breve, abbracciando un arco temporale che parte dagli inizi degli anni ‘80 per arrivare alla contemporaneità. Le storie della Tuttle iniziano tutte con solide basi nella realtà quotidiana, fatta di ambizioni, tradimenti, passioni e risentimenti, per poi lasciarsi traghettare in un viaggio senza ritorno all’interno dei nostri incubi più insondabili, dentro un’oscurità da cui non sarà più possibile evadere. L’horror e il fantastico non sono il fine ma il mezzo per poter affrontare tematiche scomode e complesse, con un coraggio e uno sguardo inedito che trasforma i racconti proposti in veri e propri piccoli capolavori. Le protagoniste della Tuttle si rivelano essere quasi sempre donne, a volte forti e determinate, altre fragili e succubi ma sempre dotate di una profondità psicologica che non le riduce mai a semplici macchiette, donandole invece uno spessore e un vigore che non sempre si riscontrano nella narrativa breve. I testi della scrittrice americana scavano senza timore nell’abisso dell’universo femminile, portando a galla temi universali come la maternità e la violenza sulla donne, sia essa fisica o psicologica. Esempio perfetto è “La casa degli insetti”, il racconto che apre l’antologia, in cui le venature horror scelte dalla Tuttle narrano una storia di abusi che si protrae da generazioni, incarnata da uno sconosciuto che ha reso schiava la zia della protagonista. Oppure l’originalissimo “La mia malattia”, dove l’uomo di cui è innamorata la narratrice si spingerà ben oltre il consentito per raggiungere la mitica Pietra Filosofale. “A cavallo dell’incubo”, in cui realtà e sogno si mischiano senza soluzione di continuità, dona uno sguardo apertamente critico sulla maternità, controbilanciato dal dolce e disperato “L’ora in più”, dove la scoperta di una stanza in cui il tempo scorre con una concezione differente rispetto al mondo reale porterà a conseguenze inimmaginabili. La Tuttle però non si ferma qui e con “L’uomo di cibo” si cimenta con l’anoressia per poi proseguire con l’agghiacciante “Sogni nell’armadio”, tra i racconti migliori della raccolta, ad affrontare il tema della pedofilia, confezionando una piccola bomba ad orologeria narrativa, pronta a deflagrare nello scioccante finale. Non mancano però gli omaggi agli autori che hanno influenzato la scrittura dell’autrice nativa del Texas e che hanno reso immortale il genere weird, come il maestro Robert Aickman, a cui è dedicato “Il libro che ti trova”, storia d’amore e di fantasmi, in cui la passione per i libri gioca un ruolo fondamentale. Altro gigante è Walter de la Mare, esplicitamente citato ne “L’ultima sfida”, delicata ed inquietante ghost story che profuma dell’Inghilterra di fine ‘800. Come non citare infine “La ferita”, racconto distopico sul machismo e l’identità di genere, dove gli uomini subiscono una curiosa metamorfosi.

Il profumo dell’incubo” è un’antologia di assoluto valore, scritta con uno stile fluido e senza troppi fronzoli che non risulta però mai piatto o banale. Non lasciatevi influenzare dal genere di riferimento perché le storie della Tuttle piaceranno anche a chi non mastica horror o weird. L’estrema originalità e i temi sviscerati sono i veri piatti forti di questi tredici racconti, tutti collegati da un sottile ma persistente fil rouge. Vi assicuro che a lettura ultimata, anche a distanza di giorni, gli incubi di Lisa Tuttle torneranno furtivi a bussare alla vostra mente, continuando a regalarvi splendidi attimi di piacevole turbamento.

Voto: 5/5

Mr. P.

Lascia un commento