Titolo: Il Signor W.
Autore: Federica Leonardi
Editore: La Piccola Volante
Pagine: 392
Anno: 2015
Prezzo: € 14,00
“Potrei andarmene via. Scomparire. Ma come si fa a scomparire da se stessi. Come si fa?”
Pur essendo un grande appassionato di letteratura horror e weird, ho sempre concentrato le mie attenzioni verso i grandi maestri del genere (Poe, Lovecraft, M.R. James, Bradbury, tanto per citarne alcuni) o comunque verso quella tradizione anglosassone di racconti di fantasmi, di cui sono stato avido lettore fin da bambino. Forse colpevolmente, nella mia libreria il terrore made in Italy non ha mai trovato troppo spazio. Deciso a cambiare rotta, ho iniziato la mia esperienza nel vasto mondo dell’horror nostrano con il libro di una scrittrice esordiente, attirato da una trama affascinante e macabra al punto giusto, e che prometteva fulminanti colpi di scena. E devo dire che le aspettative non sono state deluse.
Federica Leonardi, già blogger e autrice di racconti, da alle stampe ad ottobre 2015 “Il signor W.”, suo romanzo d’esordio, edito da una bella realtà editoriale indipendente come La Piccola Volante. “Il signor W.” è un libro oscuro, inquietante e nero come la pece, tutte caratteristiche fondamentali per la buona riuscita di una storia dell’orrore. W. è il tipico antieroe: solo, impacciato, deriso dal gentil sesso, sfruttato dal proprio datore di lavoro, con un’esistenza insignificante cucita addosso. Una passione, o forse sarebbe meglio dire un’ossessione, lo aiuta però a trascorrere ore ed ore di vita, altrimenti prive di senso: le falene, che colleziona nello studio in fondo al corridoio, insieme a centinaia di altri insetti, lasciati in eredità dal misterioso padre. Ma le falene che colleziona W. sono insetti molto particolari, custodi di un orribile segreto. Intorno al protagonista ruota poi un microcosmo di personaggi mai banali e dalla psicologia ben delineata. Troviamo così Samia, solitaria commessa di un minimarket, che nel tempo libero esprime sè stessa recitando e divorando libri, unica vera amica di W.. L’anziano Giorgio Kaminski, vicino di casa di W., impiccione e senza cuore. Zerintia, malinconica prostituta, che sembra condannata dal destino. Ma oltre a W., gli altri grandi protagonisti del romanzo, sono i luoghi in cui è ambientato. La Carset, pallida torre di calcare che sovrasta la città, fatta erigere da Aloysius Carset, alchimista e negromante. Ma ancora di più il Whateley, l’imponente e antichissimo palazzo che avrà un ruolo chiave all’interno della narrazione. Di proprietà del padre di W., passato poi in eredità al figlio, il Whateley ospita al suo interno un terrificante mistero, che cambierà per sempre la vita dello stesso W. il giorno del suo trentesimo compleanno. Un mistero dal nome enigmatico, che verrà svelato il giorno della Luna di Sangue. Il Tiktaal, vero e proprio incubo infernale, che provocherà al lettore più di un brivido sulla schiena.
“Il signor W.” è un romanzo ben costruito, che sicuramente paga il debito ai grandi maestri del genere, ma mantenendo una propria spiccata personalità ed originalità. Personalmente ho apprezzato in particolare la prima parte, in cui l’angoscia sale in modo impercettibile ma ben definito ad ogni pagina voltata, in attesa del trentesimo compleanno di W. e dell’esplosione completa dell’orrore. Ho avuto invece come l’impressione che l’autrice, man mano che ci si avvicinava al finale, volesse strafare, infarcendo la storia di troppi elementi, utili comunque a chiudere il cerchio della narrazione. Un esordio che mette in luce l’efficacia della scrittura evocativa della Leonardi, in cui mistero, horror, splatter e romanzo psicologico si miscelano per creare un risultato originale e godibile. Consigliato sicuramente agli amanti del genere, ma anche a chi voglia affrontare una lettura inaspettata e non banale.
Voto: 3,5/5
Mr. P.