Titolo:Il corpo che vuoi
Autore: Alexandra Kleeman
Editore: Edizioni Black Coffee
Anno: 2017
Pagine: 304
Prezzo: € 15,00
“Sto scavando dentro di me, fra le cose che so di me stessa, per trovare un brandello di linguaggio che mi aiuti a esprimere che cosa desidero, di cosa ho bisogno, cosa voglio chiedere. «Cerco solo qualcosa che mi faccia sentire di nuovo me stessa» rispondo. «Ma non la me stessa di ora» specifico dopo un po’. Ora mi sento come uno che ha appena scoperto che gli hanno lasciato dentro un paio di forbici durante un’operazione chirurgica.”
Ci sono libri su cui è difficile scrivere qualcosa. Libri che, una volta terminati, lasciano una tale sensazione di spaesamento per cui è quasi impossibile trovare delle parole adeguate per poterli raccontare. Senza ombra di dubbio “Il corpo che vuoi” rientra nella suddetta categoria. Questo romanzo è il “primo” in due sensi totalmente differenti: è l’esordio di una giovane scrittrice statunitense, Alexandra Kleeman, ed è anche l’iniziale scommessa di una casa editrice che è nata da poco ma che ha già le idee chiarissime, la Black Coffee. Mi sono approcciata ad esso quindi senza aspettative, con una grande curiosità e nulla più. Quest’ultima è stata, in un certo senso, appagata, in quanto fin da subito mi sono lasciata trasportare da una storia profonda e coinvolgente, ma allo stesso tempo, terminando la lettura, sono rimasta a dir poco stupefatta, piena di domande, di questioni irrisolte, perplessa dinanzi a qualcosa sicuramente più grande di me.
L’atmosfera stessa del romanzo della Kleeman è vaga, confusa, indefinita. I personaggi principali non hanno un nome vero e proprio, o meglio, ce l’hanno ma esso non è mai esplicitato: una delle poche cose che permette di distinguerli è, infatti, la loro iniziale. A è la protagonista, colei che narra la vicenda a cui prende parte; trascorre le sue giornate in un’apatia dilagante, nutrendosi quasi esclusivamente di arance e ghiaccioli. Quando è stanca, o triste, accende la tv e si lascia trascinare, quasi ipnotizzata, da pubblicità inquietanti e disturbati reality show, sempre in compagnia del suo ragazzo, C, che cerca di starle vicino ma non la capisce mai veramente. Perchè, in sostanza, neanche lei riesce a comprendersi davvero, nonostante i suoi continui sforzi per indagare quello che si nasconde al suo interno, al di là di quella che è la sua pelle, prigione e ossessione continua: «Se potessi guardarmi dentro e toccarmi le viscere, osservarle giorno dopo giorno, conoscerne il colore e la consistenza, forse mi sentirei più vicina a quei chili di materia organica che vivono in me, nel mio punto cieco. Ma fino ad allora lo strato esterno rimarrà la mia parte più intima, quella che se mi venisse rubata lascerebbe uscire tutta me stessa, il nucleo essenziale». Parte fondamentale dell’esistenza di A è la sua grottesca coinquilina, B, il cui unico scopo nella vita pare sia quello di diventare l’esatta copia della protagonista: uno specchio sinistro e folle, una gemella dai tratti drammaticamente simili, la propria parte oscura che ognuno di noi sa di poter trovare negli altri. A fare da sfondo a vicende che sono già intimamente sconcertanti di per sè, si ritrovano fenomeni e situazioni particolari e alienanti, tra cui una bizzarra sindrome che porta rispettabili padri di famiglia a scomparire nel nulla, uomini che per salvare vitelli decidono di mangiarne il più possibile, merendine succulente che sembrano nascondere il segreto della felicità, creme per il viso commestibili – capaci di renderci più belle dentro – e misteriose sette che predicano il distacco totale dal proprio passato e dalla propria identità, attraverso un’alimentazione corretta che permetterà a tutti di divenire fantasmi pieni di Luce.
Il mondo creato dalla Kleeman, seppure disturbante, non si allontana poi così tanto da quello in cui viviamo, anzi: sono continui i rimandi all’apparenza, al corpo, a tutta una serie di ossessioni macabre che contraddistinguono la società odierna. La fame, insaziabile, che ognuno di noi ha, la continua ricerca della perfezione, di qualcosa che sia in grado di darci di più, sempre di più. Il cibo, croce e delizia, piacere ed orrore insieme, la televisione ed i suoi programmi, unica voce in grado di sollevarci dalla nostra immensa solitudine, talvolta. La dipendenza dagli altri, dal nostro passato, da quello che pensiamo di essere e da quello che invece vorremmo diventare. Questi e tantissimi altri sono i temi esplorati ne “Il corpo che vuoi”, un esordio narrativo oscuro ed enigmatico, a tratti quasi distopico e surreale, pronto a sorprendere il lettore e a lasciarlo pieno di dubbi che, chissà, riuscirà mai a risolvere del tutto?
Voto: 4/5
Mrs. C.
Visto che condividiamo la passione per la lettura e per i viaggi, ti consiglio caldamente questo splendido romanzo: https://wwayne.wordpress.com/2016/03/20/un-viaggio-memorabile/. L’hai già letto?
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Ne ho sentito parlare molto bene di questo romanzo! Devo recuperarlo 🙂
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E’ stato davvero una sorpresa! Particolarissimo, secondo me è difficile che faccia rimanere qualcuno indifferente. 🙂
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Lo comprerò, anche perchè ha una copertina beeellissima!
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Concordo, queste copertine dei Black Coffee sono stupende! Facci sapere poi cosa ne pensi 🙂
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Certo!!
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Io con i libri vado a sensazioni e questo mi ispirava già tantissimo dal titolo. Dopo aver letto questo articolo DEVO COMPRARLO SUBITO!!!
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Ahah 😉 mi ritengo personalmente responsabile allora! Scherzi a parte, è un’opera davvero particolare, a tratti addirittura per stomaci forti!
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